2009/05/22

1969/05/22: Il giorno della "prova generale" dello sbarco lunare da "La Stampa"

L'edizione de "La Stampa" di giovedì 22 maggio 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).


Perfetta regolarità del volo spaziale americano

L'Apollo 10 sta sorvolando la Luna
Oggi manovra di sbarco simulato

La navicella con a bordo i tre piloti Stafford, Young e Cernan, si è inserita in orbita circumlunare alle 21,46 di ieri - Mezz'ora di interruzione (prevista) nei contatti-radio: l'Apollo era al dilà del Satellite, nella zona d'ombra - Stasera il distacco della "scialuppa di discesa", poi il ricongiungimento con l'astronave-madre

(Nostro servizio particolare) Washington, 21 maggio. Siamo ormai giunti al momento più difficile e spettacolare dell'impresa spaziale in corso dell'Apollo 10. E' la prova decisiva, l'ultimo collaudo prima della discesa di un uomo sulla Luna prevista per il prossimo luglio. La navicella d' acciaio con i tre piloti, Stafford, Young e Cernan, levatasi nel cielo azzurro della Florida domenica scorsa, sulla spinta del potente razzo Saturno, ha percorso il lungo viaggio dal nostro pianeta al satellite naturale della Terra, ha superato l'abisso di 380 mila chilometri che separa i due corpi celesti e si è immessa in orbita circumlunare. La astronave ruota ora attorno alla Luna, sollecitata dalle forze gravitazionali, così come la Luna stessa ruota attorno alla Terra, un nuovo astro creato dall'uomo si è aggiunto ai pianeti, ai satelliti, alle comete, alle meteore che da millenni percorrono i loro eterni, immutabili anelli nel sistema solare.

I contatti radio sono regolari, gli uomini si trovano in perfette condizioni di salute ed ostentano buonumore e sicurezza: non c'è da meravigliarsi, tutto è andato sinora così bene che è lecito prevedere che anche domani non si avranno delusioni allorché verranno compiute le delicate manovre intese a staccare dall'Apollo e poi ricongiungere con esso la "scialuppa d'emergenza modulo LEM" e simulare nello stesso tempo lo sbarco di due uomini sulle desolate lande della Luna, e poi la loro partenza e la nuova riunione con la navicella-madre per il ritorno alla Terra.

Ma veniamo alla cronaca. La navicella spaziale ha cominciato a percorrere la prima orbita lunare alle 21,46 (ora italiana) ossia con undici minuti di ritardo rispetto al previsto. Secondo i tecnici della "Nasa", questo leggero ritardo è dovuto al fatto che lunedì gli astronauti hanno compiuto la manovra di correzione della traiettoria" prendendosela un po' comoda". Da ciò consegue che tutte le operazioni lunari di "Apollo 10" si svolgeranno d'ora innanzi con un ritardo di undici minuti.

L'accensione del motore principale della cabina è stata compiuta alle 21,46, da parte del comandante Thomas Stafford. Il motore è rimasto acceso cinque minuti e cinquantatré secondi determinando un rallentamento della velocità della navicella fino al valore di 3270 chilometri l'ora e il conseguente inserimento della capsula in un'orbita circumlunare. In quel momento la navicella si trovava in movimento intorno alla "faccia nascosta" della Luna; naturalmente, in casi del genere, i contatti radio tra la navicella e la Terra rimangono interrotti; si è passata quindi una "mezz'ora di ansiosa attesa" prima che i centri di controllo a terra potessero confermare l'avvenuta riuscita della fondamentale manovra. La prima orbita lunare è molto ellittica, vale a dire allungata nel senso Terra-Luna; fra cinque ore il motore principale verrà azionato nuovamente in modo da trasformare l'orbita da eccentrica in quasi circolare, ad una quota media di circa 120 chilometri dalla superficie della Luna.

L' "Apollo 10" è riapparso alle 22,12 davanti alla faccia visibile della Luna dopo aver girato intorno al satellite. Quando le comunicazioni radio sono state ristabilite il cosmonauta Stafford ha detto: "Potete dire al mondo che siamo arrivati".

La "fase lunare" dell'operazione durerà due giorni e mezzo: domani, essa raggiungerà il suo apice quando il "modulo lunare" con a bordo Stafford e Cernan, staccatosi dall'astronave-madre, circolerà due volte intorno alla Luna ad una distanza minima di circa 16 chilometri da quest'ultima riprendendo fotografie della zona sulla quale dovrà avvenire, in luglio, lo sbarco dei primi astronauti.

Stasera, subito prima di "andare a letto" - se si può usare questa frase per uomini che vivono in condizioni di extragravità - la manovra per l'inserimento in un'orbita circumlunare era compiuta Cernan si è allora introdotto, attraverso lo stretto passaggio collegante i due abitacoli, nel "modulo lunare", allo scopo di controllare ancora una volta se tutto è in ordine in vista della grande prova di domani, le manovre per lo "sbarco simulato".   (r.s.)


Un discorso di Paolo VI sul viaggio dell'Apollo 10

Roma, 21 maggio. L'impresa spaziale dell'"Apollo 10", in viaggio verso la Luna, è stata motivo e tema del discorso che Paolo VI ha rivolto oggi a numerosi gruppi di fedeli e pellegrini convenuti nella Basilica vaticana. I pensieri del mondo - ha detto il Papa - seguono ancora una volta, ma forse questa volta con più intenso interesse, "l'itinerario stupefacente degli astronauti che vanno con impensabile velocità ad esplorare da vicino il satellite della nostra Terra, la Luna quieta amica delle nostre notti, dalla faccia mutevole, fredda ed argentea. Si guarda, si ammira, si riflette, si spera, si prega".

Paolo VI ha quindi affermato che bisogna ammirare queste imprese e che l'ammirazione deve essere rivolta verso l'uomo in cui vi è un riflesso che sa di mistero e di divino. "Questa origine divina, questa potestà dominatrice dell'uomo si illuminano alla nostra mente, diremmo, alla prova dei fatti; questi fatti che stiamo in questi giorni contemplando, che dell'uomo non fanno tanto l'orgoglio, quanto la dignità: non lo insuperbiscono come principio causa di se stesso, ma lo magnificano come capolavoro e come collaboratore di Dio. L'altro sentiero della nostra ammirazione deve essere Dio stesso, che è fonte di tutto, cioè "principio creatore" di ogni cosa. (Ag. Italia)